Nel corso della mia attività di psicoterapeuta capita spesso che mi vengano chiesti dei consigli su come affrontare delle difficoltà o operare una scelta o gestire al meglio il proprio malessere.
Non è compito dello psicoterapeuta dare consigli, piuttosto aiutare e accompagnare con un approccio maieutico la persona a trovare da sé la soluzione ad un problema o a scegliere un’azione che sente più efficace per attivare un cambiamento.
Tuttavia, può accade che durante i colloqui emergano alcune riflessioni che sembrano rivelarsi valide per tutti.
Ho deciso, quindi, di raccogliere queste piccole Gocce di Ben-essere.
14 gocce di benessere psicologico
- Quando hai paura di fare qualcosa
- evitare di compiere un’azione necessaria a raggiungere un obiettivo o a realizzare un desiderio o a soddisfare un bisogno è una vera e propria fuga mossa dalla paura
- quando ti accade, prova a immaginare la paura come se fosse un essere mostruoso che ti rincorre, più scappi e più esso si ingigantisce divenendo sempre più minaccioso
- se però ad un tratto decidi di agire, compiendo con coraggio quell’azione tanto temuta, è come se all’improvviso fermassi la corsa e ti girassi per guardare quel mostro in faccia; ed è esattamente in quel momento che puoi scoprire che quell’essere di fronte ai tuoi occhi si rimpicciolisce così tanto da poterlo tenere nel palmo della tua mano, mentre con stupore lo osservi finanche a sorridergli
- guarda diritto in faccia le tue paure agendo e non fuggendo e sarai tu a dominarle
- Quando arriva quel momento in cui la tua vita ti sembra priva di senso
- cerca dentro di te un sogno tanto grande da sembrarti impossibile e non preoccuparti che lo sia
- crea un piano di piccoli step o obiettivi realizzabili da compiere in direzione di quella meta tanto ambiziosa
- focalizza il primo passo da compiere, concentrati solo su questo fino a pieno compimento
- procedi nello stesso modo con gli altri micro-obiettivi finché non scoprirai che quel sogno, che sembrava impossibile, è divenuto realtà e la tua vita ha riacquistato il senso perduto
- Non sprecare energie nell’attendere e pretendere che l’altro cambi
- l’altro è quel che è, non può fare a meno di esserlo, ne ha tutto il diritto e non può cambiare solo perché lo desideri tu
- ciò che tu puoi fare è scegliere se e come l’altro può stare nella tua vita
- scegliere che vi rimanga significa che tu vuoi proprio quella persona nella sua totalità e con i suoi chiaroscuri e non la proiezione di un tuo ideale o la soddisfazione di un tuo bisogno
- se invece i suoi lati ombra ti creno troppa frustrazione o malessere, accettali e abbi il coraggio di fare uscire quella persona dalla tua vita
- accettare l’altro nella sua totalità libera te dalla morsa delle tue aspettative
- In una situazione che ti crea malessere hai solo tre possibilità
- a) fai qualcosa per modificarla in funzione dei tuoi bisogni
- b) quando non ci sono le condizioni perché tu possa attivare un cambiamento, trova il coraggio per uscire dalla situazione
- c) se uscire dalla situazione non ti è possibile, non ti rimane altro che accettare quella realtà per quella che è e trovare un modo per renderla sostenibile nel rispetto della tua persona
- L’accettazione è la via della liberazione
- quando non ti è possibile cambiare una situazione che ti crea disagio, anziché ostinarti a rifiutarla, puoi provare ad accettarla
- il rifiuto è un muro emotivo che nasce dal di dentro e che poi ti si para davanti, restringendo la tua prospettiva percettiva, fino a impedirti di muoverti
- l’accettazione, quando non hai alternative, può aprirti ad una nuova esperienza di te
- l’accettazione, in talune situazioni, può dirsi la via della liberazione
- La psiche ha la sua economia fatta di entrate ed uscite energetiche
- osservati, ascoltati e presta attenzione al tuo stato psico-fisico affinché vi sia sempre un equilibrio tra l’impiego delle tue energie e il recupero di queste
- quando il tuo corpo e la tua mente lo segnalano, riposa e rimanda quello che puoi rimandare al momento in cui hai le energie per poterlo affrontare al meglio
- accetta i tuoi limiti, accetta che non puoi fare altrimenti e puoi anche scoprire che è davvero bello!
- Il bivio tra il nuovo e il vecchio
- quando sei ad un bivio tra una strada nuova fortemente attrattiva e una strada percorsa a lungo ma oramai povera di nutrimento, due forze in te possono contrapporsi: la colpa per ciò che stai lasciando che ti tira verso il vecchio e un senso di libertà e di espansione che ti spingono verso la strada nuova
- se sei al crocevia della decisione, accogli per un istante la colpa, il cui tempo è il passato, voltati indietro e lasciala andare al suo tempo, poi permetti al senso di libertà di avvolgerti e di sospingerti in avanti verso il nuovo, il cui tempo è il futuro
- Debole e fragile non sono sinonimi
- debole è qualcosa che ha poca energia, fragile è qualcosa che ha bisogno di essere protetta
- proteggi le tue parti fragili e dai energia alle tue parti deboli
- Quando è l’ansia da soluzione a farla da padrona
- la ricerca della soluzione ad un problema aumenta l’attiva del sistema nervoso e questo viene percepito sotto forma di ansia e agitazione. Quando ci si sente così, la ricerca mentale della soluzione diviene ossessiva perché inconsciamente si cerca anche una soluzione per calmare il corpo in subbuglio
- tuttavia, più si è agitati e più complicato diviene trovare una soluzione
- calmare il corpo fermandosi, distendendo i muscoli e respirando aiuta a schiarire la mente
- se la mente è più lucida diviene più facile chiarire il problema e trovarvi soluzione
- I cinque ingredienti della felicità
- Desiderio/bisogno
- Obiettivo
- Intenzione
- Azione
- Realizzazione
- la felicità non ci viene regalata da chicchessia ma è il risultato di un lavoro sia interiore sia di azioni volte a tale scopo e consiste in un vero e proprio processo di costruzione
- costruire la propria felicità significa assumersi la responsabilità dei propri desideri e bisogni ossia attivare l’intenzione di soddisfarli e compiere le azioni più appropriate per poterli realizzare
- Quando senti la colpa trasformala in responsabilità
- la differenza tra colpa e responsabilità sta nella postura esperienziale
- la colpa è guardare indietro all’azione commessa in una posizione bloccante, torturante e che non consente alcun cambiamento
- la responsabilità è l’accettazione di come hai agito e delle relative conseguenze, di cui puoi far tesoro con uno sguardo rivolto al futuro
- la colpa è tortura, la responsabilità è libertà
- Il viaggio può essere più interessante della meta
- quando raggiungere una meta richiede un lungo percorso, mentre segui il cammino dimentica la meta e goditi il viaggio passo dopo passo
- arriverai alla meta quando meno te lo aspetti, per scoprire alla fine che il viaggio è stato meno faticoso del previsto e forse anche più interessante della meta stessa
- Ansia per tante cose da fare nella stessa giornata
- prima di compiere un’azione la immaginiamo ossia la programmiamo a livello cerebrale
- il programma attiva il sistema nervoso affinché divenga azione
- se immaginiamo più azioni insieme aumenta l’attivazione del sistema nervoso, che percepiamo sottoforma di ansia o agitazione
- quando, in un lasso di tempo prestabilito, hai diverse cose da fare e vieni assalito dall’ansia, che diviene poi un ostacolo all’azione, non pensare al da farsi in tutto il suo insieme, come se nel tuo pc aprissi tanti file contemporaneamente
- nella tua mente apri un file per volta
- quando apri un file respira, agisci, chiudi il file e poi apri il successivo e prosegui con serenità fino al pieno completamento del tuo programma giornaliero
- sarai così riuscito a fare tutto senza quell’eccesso di attivazione che, anziché favorire l’azione, la ostacola
- Il per-dono
- perdonare significa trasformare e lasciar andare le emozioni disturbanti e i sentimenti dolorosi legati alla persona che ci ha ferito o fatto del male, quindi è un dono che si fa all’altro
- liberandosi dal dolore, si fa anche un immenso dono a sé stessi
- il per-dono è un dono che si moltiplica per due